Dopo il successo della Guida di New York (Panorama 941), abbiamo rintracciato anche una Guida…
Confidenziali, in diretta
Come presidente della Rai-tv annuncio che verrà rafforzata la già nutrita schiera dei programmi «confidenziali» in diretta, cioè la cosiddetta linea dei Ppp (piccoli problemi personali), meglio se dei Vip (Very important person). Il risultato sarà dunque: Rai Tv-Ppp con Vip+Tg con Br. Quando la gente sarà convinta che non c’è niente in mezzo tra la rassegnazione alla filosofia del quotidiano e la lotta armata, ce l’avremo fatta. Ecco qua i nuovi programmi:
Intimità loro: in diretta, i piccoli problemi segreti che ogni giorno angustiano le persone importanti. Conduce in studio Tom Ponzi. Nel primo numero: la doccia rotta di De Chirico, Sofia Loren e il suo barboncino inappetente, la briscola di Mastroianni, Riccardo Cocciante contro il tostapane impazzito, tutta la verità sulle tarme di Eleonora Giorgi.
Sanità loro: personaggi, celebri e no, parlano della loro salute, dei loro doloretti e dei loro disturbi più singolari. Gli ospiti sono stesi su tre lettini operatori, in una grande sala bianca, e vengono intervistati da Enzo Biagi in camice e mascherina. Prima puntata: i generali Miceli e Malizia e «l’ulcera da processo». Terzo ospite, un simpatico lavoratore trevisano con un hobby singolare: la silicosi (bocciata invece una trasmissione sugli ospedali, con dirette dai reparti intasati, interviste a medici e degenti, e una diretta in cui tre malati o ex-malati di mente raccontano le loro storie),
Pallino e Pallina: (o Quel dì che t’incontrai oppure A.A.A. amore ti ricordi). Sotto l’ala di Enzo Tortora, novantenni rimbambiti e coppie dell’arco costituzionale raccontano la loro storia d’amore e i loro problemi (escluso l’affitto e il mangiare) in una camera da letto tutta rosa. Verso la fine dicono «Vorremmo tanto un figlio» e subito telefona in diretta il presidente Leone che generosamente dice «Se volete, io ne ho tre» (bocciata la partecipazione alla trasmissione di coppie omosessuali).
La grande famiglia: tutte le settimane, in diretta, una squadra di calcio, tutti uguali su undici sedie, più una panchina con allenatore e massaggiatore. Primo ospite: la Juventus campione d’Italia. Mentre sullo schermo, al rallentatore e sullo sfondo di nuvole celestiali, Bettega viene assunto in ciclo mentre fa gol di testa, Nicola Pietrangeli fa dire agli undici: 1) questo scudetto è stato sudato; 2) il mister per noi è come un padre; 3) conta molto anche la fortuna; 4) la palla è rotonda; 5) il pubblico ci è stato vicino; 6) in Argentina speriamo di farci onore; 7) in fondo siamo lavoratori come gli altri, infatti Agnelli ha dato i premi partita di dieci milioni anche a tutti gli operai della Fiat. (Bocciata analoga trasmissione che raggruppi in diretta un vera famiglia di venti persone in una baracca di borgata).
Veci e bocia: la Tv fa ritrovare ex-alpini, reduci e vecchi commilitoni in uno studio-osteria di montagna, con la conduzione di Mario Soldati e Antonello Trombadori. I veci raccontano in diretta storie di guerra e i bocia fanno «bum». (Bocciata analoga trasmissione in cui soldati semplici e sottufficiali parlano delle condizioni di vita in caserma).
Immunità loro: trasmissione spregiudicata. Sarà un vero processo durante il quale ministri, sottosegretari e finanzieri accettano di discutere in diretta le loro responsabilità davanti agli interessati, i senzacasa friulani, i piccoli risparmiatori, i familiari delle vittime della Freccia della morte e dell’Italicus, i licenziati, i pensionati senza pensione. Conducono Giuseppe Fiori e Nanni Loy, regia di Bellocchio. Collegamenti in diretta col processo Br, ma anche coi processi Molteni e Lockheed, col processo-burla del marzo bolognese, e col processo a Ordine nero mentre gli imputati assolti escono cantando l’inno delle Ss.
All’ultimo momento ho deciso di modificare un po’ Immunità loro. Sarà quasi in diretta (solo un mese di scarto) e in ogni puntata un ministro sarà intervistato sulla sua infanzia dai bambini dell’Antoniano, bendati. Conduttori Sergio Zavoli e Mike Bongiorno. Regia di Anton Giulio Majano. Firmato e approvato: Paolo Grassi.