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Giamaica



Calde le due

nella piazza deserta

due cani spelati

e cinque bei giovani

scocomerati

mettiamo insieme

cinquanta milioni

di cento lire

addio pere addio

dobbiamo partire

please un biglietto

tariffa normale

e quattro ridotti

(ridotti male)

e i cani agratis

che andiamo in Giamaica.

Calde le nove

nel bar affollato

tressette e ghiaccioli

ci hanno stufato

partiamo tutti

in gita aziendale

please cento biglietti

su un charter speciale

ha detto Agnelli

all’Unità

che pagherà

se restiam là

in della Giamaica

su, andiamo a fumare

la marijuana

che sembra sia il massimo

insieme all’albana

prepara i bikini

prepara i bambini

prepara i stecchini

che là non si usano

in della Giamaica.

Calde le quattro

le quattro di notte

a far discorsi

sul sessantotto

grida un compagno

«rivoluzione,

adesso basta

mi faccio crescere

le trecce rasta»

e noi crudeli

«va là sfigato

che sei pelato»

e quello offeso

se ne va via

forse in Giamaica.

Calda la folla

estate romana

pensando a te

così lontana

c’è l’orchestra in piazza

il ballo alla villa

il mimo che mima

una mamma che strilla

e c’è uno coi trampoli

che mi piscia in testa

oh che bella festa

e io resto in casa

a guardare il mare

su un depliant di Rimini

e mi viene voglia

di telefonare

«senti, stasera

se non sai cosa fare

andiamo in Giamaica?»


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