“Ho venduto a diecimila euro le mie vecchie catene da neve, quindi parteciperò alla sottoscrizione”
Notizie dal fronte
Viva preoccupazione ha destato negli ambienti militari
americani la notizia che, secondo un sondaggio dell’Abacus, la
Nato sta vincendo la guerra.
Clamorosa svolta nella guerra dei Balcani. Le truppe Nato hanno
iniziato a bombardare l’Italia. Distrutte le raffinerie di Porto
Marghera, da cui si è alzata una nube tossica, che però, come ha
spiegato il Pentagono, non è assolutamente rischiosa per gli
abitanti di Boston. Martellata una colonna di auto sulla
Bologna-Firenze perché la moglie di uno dei guidatori indossava
una minigonna mimetica. Un missile intelligente diretto contro
l’aeroporto militare di Peretola ha centrato per errore il David
di Donatello a Firenze. Il generale Wesley Clark ha commentato:
tanto di statue ne avete tante. Panico nella tivù italiana alla
notizia di un imminente attacco aereo. Il presidente Zaccaria ha
ordinato di sgomberare almeno i direttori, i vicedirettori e i
capi struttura. Una colonna di almeno quattromila persone si sta
accalcando nei corridoi e nel parcheggio. Si ignorano i motivi
dell’improvvisa decisione di Clinton. D’Alema ha subito
dichiarato: “Come leali alleati della Nato non possiamo sfuggire
alle nostre responsabilità”. Da Aviano decollano numerosi Tornado
che si esibiscono in capriole e avvitamenti nel tentativo di
bombardarsi da soli.
Il presidente Usa Clinton ha detto che non conosce il motivo
della decisione di bombardare l’Italia, ma il suo staff ne sta
preparando una decina. Tra le prime ipotesi, un errore tecnico,
in quanto l’Italia e la Jugoslavia sono molto vicine e si
assomigliano molto. Seconda ipotesi, la scoperta che tramite
Internet alcuni italiani si sono permessi di organizzare l’invio
di medicine e aiuti umanitari in Serbia. Terzo motivo, che gli
italiani, nella gestione dei campi profughi, ci mettono più
impegno degli americani. La quarta ipotesi è sotto segreto
militare. Ma il motivo più credibile potrebbe essere una frase
pronunciata dall’ex ministro della difesa Scognamiglio
all’indirizzo del generale Wesley Clark. La frase sarebbe “E’ ora
di farla finita”.
Il generale Wesley Clark, quello che ripete di non temere la
terza guerra mondiale, ha detto che l’Italia è un alleato
barcollante e pacifistoide, e che avere pietà per due popoli alla
volta è umanitariamente sbagliato. E’ stato fortunatamente
chiarito l’equivoco della dichiarazione di Scognamiglio. La frase
intera era: “E’ ora di farla finita con queste esitazioni e di
attaccare per davvero”. I bombardamenti sull’Italia sono stati
sospesi. Sono invece ripresi gli attacchi alle fabbriche chimiche
serbe. “Per impedire a Milosevic di usare composti tossici
pericolosi”, ha detto il generale, “abbiamo scelto la strada di
liberarli nell’aria, così non possono più nuocere a nessuno”.
il manifesto a questo punto, in concorrenza con l’Abacus,
ha indetto il seguente sondaggio: il generale Clark è più cretino
o più criminale? Votate per posta, il telefono non è sicuro.
Proseguono i duelli di propaganda. Milosevic ha detto che
l’assassinio del giornalista Curuvija è una bugia antipatriottica
diffusa probabilmente da Curuvija stesso. Ha inoltre rivendicato
l’uso delle fosse comuni come mezzo per sottrarre i kosovari ai
bombardamenti Nato. A un giornalista che gli chiedeva se non
temeva di fare la fine di Saddam, ha risposto. “Magari. A lui
hanno allungato la dittatura di dieci anni, a me ne basterebbero
cinque”. Nella consueta conferenza stampa il Pentagono ha
anzitutto regalato ai giornalisti il simpatico videogioco da
tasca Clobbo Slobbo. Poi ha spiegato che i convogli civili sono
stati colpiti per un irrisolvibile problema procedurale. Quando
un pilota vede un convoglio lo bombarda e poi chiede alla base
l’identificazione. Se dalla base arriva la frase “identificazione
incerta”, sospende il bombardamento. Alla domanda “ma non si
potrebbe chiedere l’identificazione prima di bombardare?” la
risposta è stata: “non ci avevamo mai pensato” (vedi sondaggio
sul generale Clark). Il portavoce della Nato John Pineye ha
inoltre smentito che ci sia stato un duello aereo sull’Adriatico:
è accaduto che un pilota olandese, un Mig Serbo e un Tornado si
siano cimentati in una gara di tiro al gabbiano. I piloti si sa,
sono ragazzi. L’Italia non ha niente da temere, e la difesa
contraerea è invalicabile. Il portavoce Pineye ha aggiunto che
non avrebbe alcun interesse a dire bugie, oltre tutto lui è di
origine italiana e suo padre si chiamava Geppetto.
Finalmente una presa di posizione autonoma degli alleati. Chirac
ha detto che è contrario al blocco navale del Montenegro perché
questo sarebbe un atto di guerra, e inoltre un paese che si
chiama Montenegro non può avere il mare. Tony Blair, ha detto di
non essere affatto d’accordo con Wesley Clark; anche lui non ha
paura della terza guerra mondiale, ma senza la Russia non c’è
gusto. D’Alema ha dichiarato che l’Italia è stanca di fare il
maggiordomo degli Usa ed è ora di prendere una decisione
coraggiosa che rompa l’escalation del terrore. Perciò il bar
della base di Aviano resterà chiuso la domenica. Intanto è stato
escluso che la guerra danneggi l’ecosistema e la pesca
nell’Adriatico. Anzi, dopo i martellamenti Nato e il bang degli
aerei, si è rilevato che le sogliole sono in aumento. Secondo le
associazioni ecologiche però, non si tratterebbe di sogliole, ma
di pesci schiacciati.
Il presidente Clinton ha chiesto al congresso sei miliardi di
dollari per proseguire la guerra contro l’Europa e la Serbia. “Il
grande risultato che stiamo raggiungendo”, ha spiegato “non è
stato piegare Milosevic, quanto abituare la gente al nostro tipo
di guerra. Dobbiamo dimostrare che esiste una sola violenza: ed è
quella, ormai artigianale delle esecuzioni di massa di Arkan,
degli sgozzamenti e degli stupri, che abbiamo osservato senza
battere ciglio anche in Ruanda, Algeria e altri paesi. Questa
macelleria fuori moda la chiameremo barbarie e violenza. Niente a
che fare con i video del Pentagono dove potete ammirare convogli
e fabbriche che esplodono come meravigliosi fiori di fumo. Per
non parlare delle pacate conferenze aziendali che fanno il
bilancio degli obiettivi colpiti, degli elicotteri Apaches attesi
come angeli sterminatori, delle bombe chirurgiche, dei danni
collaterali e del concetto di difesa integrata. Tutta questa
moderna spettacolarità, resa sicura dal rapporto di forza che è
di trenta a uno a nostro favore, la chiameremo guerra pulita e
superiorità tecnologica. Una volta che sia passata questa pulizia
etnica dell’orrore bellico, potremo bombardare tutto il mondo
senza più bisogno di pretesti o di dittatori come Milosevic.
Porteremo in giro il nostro esercito come una fiera, il
Warshow“. Il congresso, in buona parte formato da
industriali collegati al settore, consulenti o ex-consulenti di
fabbriche d’armi, ha applaudito per dieci minuti.
L’associazione sciamanica mondiale ha avviato una campagna di
attacco psichico e sfida integrata contro i signori Milosevic,
Arkan, Clinton, Solana e Wesley Clark. Dalla base di Pindachu,
situata nel deserto australiano stanno partendo un canchero al
minuto e una maledizione ogni trenta secondi. Il presidente
dell’associazione, lo sciamano Manaloa, ha detto “Se credete a
quello che vi vien detto su questa guerra, potete credere anche a
noi stregoni”.
L’Abacus ha avviato l’ultimo sondaggio. “Come presidente
preferite Mancino o la Bonino?”. Il sondaggio richiederà almeno
tre mesi di tempo, perché intervistare trecento milioni di
americani non è cosa da poco.