Era una bella giornata di primavera. Il nevischio mummificava le rondini e raffiche ai duecento…
Parole incrociate
Nonostante lo spiegamento di mezzi quali computer, satelliti, banche dati e
troupes da sbarco, nonostante il bombardamento di briefing Usa e grand guignol
di Saddam, nonostante il pluralismo italiano sia stato arruolato da centinaia di
esperti militari veri o improvvisati, questa guerra e oscura e confusa per
quelli che la fanno e per quelli che la guardano. Sconfitte tecnologia e
politica, solo l’adesione mistica sembra guidare i commenti: è la vittoria
della visione sul punto di vista, del Brutto della Fretta sul Bello della Diretta,
della caserma ucronica sul villaggio globale. Ecco un vocabolario di questa
guerra chiara e inarrestabile solo per chi e già morto.
FICTION – Falso obiettivo di gomma o plastica atto a ingannare i
bombardieri nemici e a rendere difficile un bilancio delle operazioni. Ad
esempio, gli aerei alleati hanno abbattuto vere rampe di Scud o false rampe di
plastica costruite a Torino? Le rampe superstiti sono vere o false, ovvero da
bombardare o no? Gli aerei iracheni sono nascosti in veri bunker inglesi o in
falsi bunker belgi che non contengono nulla, mentre gli aerei iracheni sono
ben visibili in modo da essere scambiati per aerei di gomma e quindi non
bombardati? L’aereo invisibile americano che li bombarda sta veramente
volando, o invece non c’è nessun aereo invisibile, è una balla
americana per ingannare gli iracheni? Le piste aeree sono veramente piene di
buche di bombe o le buche sono disegnate da madonnari iracheni? Siamo sicuri che
l’Iraq non sia un grande telo di gomma costruito dai tedeschi, e sotto
non ci sia l’Iran? (Questo spiegherebbe perché, dopo i
bombardamenti, le forze di Saddam sono quasi intatte).E gli aerei iracheni in
Iran sono disertori o fingono? Baker agisce di nascosto da Bush? Saddam
contrattacca perché vuole arrendersi? Aziz e l’ex presidente Leone
travestito?
CONVENZIONALE – Aggettivo militare che significa: “Augurabile, innocuo,
benevolo”. Fortunatamente il missile caduto su Tel Aviv era convenzionale.
Saddam minaccia l’uso di armi non convenzionali. Da qui al linguaggio
comune: «Sì, le ho dato dello stronzo, ma dello stronzo
convenzionale, non chimico». Aggettivi orribili contrapposti: “Nucleare,
batteriologico, chimico, pacifista”.
BRIEFING – Conferenza stampa brachilogica in cui gli esperti del
Pentagono spiegano a cento giornalisti perché il briefing precedente non
era vero e così via.
CNN – Televisione americana controllata dalla censura irachena che
attraverso un satellite russo e filtrata dalla televisione italiana ci dà
notizie di prima mano sulla guerra.
SADDAM – Pazzo o normale? A favore della pazzia: strappa gli occhi ai
secondini, giustizia i generali, maltratta gli animali, accoppa i prigionieri,
non rispetta la convenzione di Ginevra ma ci manda in vacanza la moglie. A
favore della normalità: nessuno s’era accorto che era pazzo
finché pagava.
BUNKER – Rifugio segreto di Saddam, costruito da italiani, jugoslavi e
inglesi che credevano di costruire una garconniére. Assolutamente
segreto, inaccessibile, inviolabile, potete vederne le foto sull’ultimo
numero di “Sorrisi e Canzoni”.
SCONTRO A TERRA – Forse a metà febbraio, forse dopo, forse
è già cominciato, forse non ce ne sarà bisogno, sarà
un massacro, sarà incruento perché nelle trincee irachene «i
vermi avranno già divorato i cadaveri» (dichiarazione di Iacchia in
televisione). Ci sono un milione di mine letali, con lo spazzamine le mine non
fanno un cazzo, l’artiglieria irachena tirerà micidiali proiettili
chimici, se Saddam tirerà gas stia attento perché sarà come
«scoreggiare nello stesso ascensore» (dichiarazione di Powell). Il
generale Orso Schwarzkopf vorrebbe aspettare, il generale Orso vorrebbe
anticipare l’attacco, il generale Orso ha 170 di quoziente di intelligenza
e nove ferite di guerra, il generale Orso ha nove di quoziente
d’intelligenza e perde acqua da 170 buchi, nelle trincee ci sono 500 mila
iracheni assetati di sangue, nelle trincee ci sono 500 mila iracheni affamati di
Simmenthal.
CATASTROFI – Quella del Golfo Persico è la più grande
macchia inquinante della storia, dieci volte l’Amoco Cadiz e cinque volte
uno shampoo di De Michelis. E’ una chiazzetta da nulla. E’ colpa
degli iracheni, è colpa dei giapponesi. Se Saddam incendia i pozzi il
clima terrestre cambierà, i monsoni invaderanno la Sicilia e la mafia
dovrà spostarsi in Bangla Desh. Il petrolio non è incendiabile e
anche se si incendiasse l’unico effetto sarebbe una nuvola nera che
extracomunitarizzerebbe tutta l’Europa. Saddam non ha l’atomica,
Saddam forse c’ha un tartufo di uranio. Le 1200 testate atomiche del Golfo
non scoppieranno. Peggio: ne scoppierà qualcuna. Peggio: scoppieranno
tutte. Ancora peggio: scoppieranno tutte e la ricostruzione verrà appaltata alle
ditte dell’Irpinia.
BORSE – Se la guerra dura meno di sei mesi, la recessione è vinta
(Guido Carli). Se la guerra dura troppo, l’America tornerà alla
Grande Crisi (“Time”). Se la guerra dura più di sei mesi,
faremo in tempo a fare il Fiat-Patriot (Agnelli). E noi compreremo la Breda
(Berlusconi).