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Popolo di Gladonia…

Pubblichiamo in anteprima il discorso di fine anno che Cossiga terrà in
televisione.

Popolo di Gladonia: è con opportuno, necessario e legittimo piacere che
vi rivolgo l’augurio di un felice anno nuovo.
A tutti voi, poiché io sono il presidente di tutti gli italiani e insieme
supereremo i fantasmi del passato, dimenticando accuse e complotti. Se io e la
Dc siamo andati sopra le righe ci scusiamo, ma qua siamo e restiamo.
Vi immagino sereni nelle vostre case e so che in molti milioni mi state
guardando. So anche che in questo momento il carabiniere Santarini di Cesenatico
è in bagno invece che davanti alla televisione: teme forse che le parole
del presidente possano comprometterlo? Ma io rappresento tutti gli italiani e
quindi non parlerà dell’irresponsabile Orlando,
dell’impudente La Malfa, del brigatista Occhetto, del congiurato Scalfari,
delle schegge impazzite del “Manifesto” o della ributtante
“Samarcanda”, ma solo di cose belle e dentro le righe.
Quest’anno, popolo di Gladonia, sul vostro tavolo non c’è
solo il panettone, ma anche il masagnone. Cos’è il masagnone?
E’ un malloppo di bugie, omissis, stragi e nastri cancellati del peso di
circa ottanta chili che ogni italiano dovrà ingoiare per cancellare i
fantasmi del passato. Con rispetto parlando, il regime di Gladonia è
sempre riuscito a nascondere la merda sotto il tappeto o nei ripostigli dei
segreti di Stato. Ora non abbiamo più posto: solo se ogni italiano
ingoierà la sua razione di masagnone (molto più del solito rospo),
potremo riprendere a governare.
Ma, si chiederà qualcuno di voi, perché dovrei ingoiare anche il
masagnone di Gladio? Il motivo è… (pausa, silenzio) un momento che
chiedo il motivo a Bruno Vespa. Ecco, Vespa mi suggerisce che il motivo è
«un nuovo futuro». Certo! Cosa vi prometto per il 1991? Anzitutto
chiarezza. Mi presenterò entro sei anni a rispondere su Gladio, ma non a
Casson bensì a una commissione, forse cinque saggi, forse cinque zie di
Vassalli, non invocherò gli omissis ma chiederò la moviola,
inoltre gli operai sono una grande forza democratica ma anche un branco di
brigatisti, non ho mai conosciuto Gelli ma lui conosce me, padre Pintacuda la
deve smettere di nascondersi sotto il mio letto (urla), Pacciardi è un
gran fico e giù le mani da Sogno e da Assia Noris. (Si ricompone).
Scusate, mi dicono che sono andato sopra le righe. Riprendendo il discorso,
l’amico Andreotti in questi giorni è stato eletto tra i
«dieci uomini più eleganti del mondo», in quanto ha degli
abiti così perfetti che non ti accorgi neanche dove porta la pistola.
Proprio Andreotti oggi mi diceva che nel 1991 Gladio sarà sciolto, ma i
patrioti che “tanto” (anche se non sappiamo “cosa”)
hanno fatto per l’Italia, verranno assunti alla Rai e ai giornali, al
posto di quei complottatori che hanno viscidamente delegittimato la Dc, dei
quali non faccio i nomi, ma li potete trovare a pagina 136 di televideo.
Licio Gelli nel suo libro “Come arrivare al successo” dice che non
c’è un tempo per tutte le cose. Non so se si riferisca
all’Ecclesiaste o ai timers. Comunque è vero: è tempo che
l’Italia diventi un regime serio, non più parallelo. Per questo la
Dc promette un anno di riforme. Avevamo promesso un’inchiesta su Gladio e
infatti è stato messo sotto inchiesta Casson. Nella lotta alla mafia
affiancheremo a Scotti un gobbo e due cartomanti. Il telefono antimafia
continuerà a funzionare, ma ogni telefonata costerà trecentomila
lire perché la Sip non può rimetterci. Abbiamo stanziato 50 mila
miliardi per l’Irpinia e la Sicilia, e vi assicuro che nessuna famiglia
dovrà più vivere in una roulotte! In una roulotte dovranno starci
almeno cinque famiglie. Invertiremo le criticate leggi Gozzini e Martelli: i
carcerati che dimostreranno di essere entrati almeno da cinque anni potranno
restare dentro altri cinquant’anni, e a tutti gli extracomunitari
verrà concesso il permesso di uscita. I campi da calcio saranno seminati
a riso. Nelle scuole sarà proibito l’uso della lettera “kappa”.
Inoltre (sale in piedi sulla scrivania) in quanto agli studenti che mi
contestano, sappiano che non avevo paura di loro nel 1937, anzi nel 1977 erano
loro ad aver paura di me, perché la polizia sparava che era un piacere!
E se gli ungheresi invaderanno la pianura padana con i loro mortai a goulash
(si infiamma, declama) ma perché tante vane parole!

Vespa, va in convento, va. Sei onesto tu? (Vespa impallidisce). Io stesso sono
onesto, più o meno, eppure potrei accusarmi di tali cose che sarebbe
stato meglio se il Parlamento non mi avesse mai eletto. Siamo dei furfanti
matricolati tutti, non fidarti di nessuno. Va a chiuderti in un convento, va…
(si sdraia per terra) morire… dormire… sognare… avere il quoziente di
intelligenza di Pomicino, forse… popolo di Gladonia, dove sei? Ho la vista
ottenebrata… chi sei tu, Kent o Marzullo? Via, ombra orrenda!, basta, ho
sentito abbastanza delle vostre trame, via, via, ho chiuso con tutto questo, mi
ha fatto diventare pazzo. Io dico che non avremo più presidenti! Quelli
che sono già presidenti lo resteranno a vita, gli altri resteranno come
sono. In culo a Craxi! Va’ in convento va’, Vespa, sagrestano
mancato. Popolo di Gladonia, mangia il masagnone e taci! E ora non
parlerò più (se ne va in monopattino).

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