“Ho venduto a diecimila euro le mie vecchie catene da neve, quindi parteciperò alla sottoscrizione”
Ulivo Team
(Scena: un’aula di Montecitorio, caldo soffocante.
Veltroni e D’Alema, in bermuda, stanno consultando un catalogo
di articoli sportivi.
Dini e Visco stanno facendo i conti con un computerino.
Bianco e Ripa di Meana calciano un pallone da spiaggia.
Prodi legge i giornali.)
D’ALEMA –
E se la prendessimo rossa?
VELTRONI –
No, rossa no, troppo legata al passato. Spaventa gli elettori.
D’ALEMA –
Stranamente, hai ragione. Rossa con fascia blu?
VELTRONI –
Rossa con fascia blu e una cinquantina di stelline.
D’ALEMA –
Eh no, non mi freghi, furbone filo-americano.
PRODI –
Ma, zio bonino, si può sapere cosa state facendo?
D’ALEMA –
Scegliamo la nuova maglia per la nazionale di calcio dei politici.
PRODI –
Ma che problemi sono questi? Ormai abbiamo responsabilità mondiali,
il colloquio con Clinton mi ha aperto gli occhi. Bill ha detto
che ci vuole uniti.
E’ un vero statista, un gran bell’uomo, sembra la versione
coupé di Bassolino.
E anche a lui sono piaciuto, mi ha detto che gli ricordo
un personaggio americano, un certo… Jefferson? Lincoln?
Ah no, adesso ricordo, Flinstones!
VELTRONI – (sognante)
E poi cos’avete fatto?
ROMANO –
Abbiamo fatto footing insieme, ma siccome lui era stanco
l’abbiamo fatto sulle spalle delle guardie del corpo,
due negroni che andavano come cavalli, uno spasso.
Poi mi ha detto che dobbiamo avere una visione universale dei problemi.
Come Rubbia, che dice che tra settant’anni
la terra non ci sarà più.
D’ALEMA –
Ma dai, i Nobel sono catastrofici, fa parte del loro lavoro.
Non bisogna dargli retta, spaventano gli elettori.
DINI –
(che ha in testa un casco da minatore con luce rossa)
E spaventano anche la Borsa.
PRODI –
Zio bonino, avrete anche ragione,
ma io adesso ho un rapporto privilegiato con Clinton.
Lui non è mica uno scoreggione come Previti,
mi interrogherà sui problemi mondiali.
Ad esempio, cosa gli dirò che facciamo per lo squilibrio delle ricchezze,
la fame nel mondo, i bambini che muoiono, eccetera?
VELTRONI –
Queste non sono cose che riguardano i politici.
Ci pensano Pavarotti, gli stilisti e Michael Jackson.
L’unica forma di soliderietà possibile, ormai,
è la diretta televisiva con rimborso spese.
D’ALEMA –
E se facessimo una partita tra le nazionali dei politici
dell’Italia e del Ruanda?
Sai la faccia di Maroni.
Bell’idea, gioco anch’io. Dov’è la Ruanda, vicino al Belgio, no?
PRODI –
Ma, zio bonino, io ho promesso a Bill che l’Ulivo avrà una politica
di solidarietà mondiale, International Olive Solidarity Plan.
Posso almeno dirgli che ci impegneremo "alla scandinava"
sul problema dell’immigrazione?
D’ALEMA –
Sei pazzo? Spaventi gli elettori del nord con la parola "immigrazione"
e quelli del sud con la parola "scandinavi".
DINI –
Ma quale squilibrio del terzo mondo,
io in Costarica ho sempre mangiato benissimo.
Non parliamo di dar soldi ai sottosviluppati,
che la Borsa soffre e i capitali emigrano…
VISCO –
(sovrappensiero) –
A proposito di capitali, riguardo ai capital gains…
(Sul casco di Dini si accende una luce rossa
e suona una sirena d’allarme)
DINI –
Zitto! Gli operatori hanno sentito quello che hai detto
e la Borsa ha già perso un punto.
VISCO –
(stupito)
Non ci saranno delle microspie qua dentro?
D’ALEMA –
(ridacchiando)
Ma no, ma no. Che ne dite di una maglia gialla con fascia rossa diagonale?
PRODI –
Lo so io qual’è il problema della fascia!
Leggi qua, la fascia d’ozono si sta esaurendo.
In Italia circola il doppio delle auto che possiamo sopportare.
Tra vent’anni bisognerà cambiare metà delle culture agricole
del pianeta, e avremo un miliardo di morti per carestia.
L’Africa si desertificherà e Roma verrà invasa da suore volanti.
Cosa facciamo noi per evitare questa catastrofe?
DINI –
Ma, zio bonino, Romano, questi sono problemi mondiali, e solo gli Stati uniti
possono intervenire su scala mondiale, per via aerea.
Per noi altri, il mondo non è più un soggetto politico.
Non ci sono più i terrestri. Ci sono i consumatori, gli agenti di borsa,
gli agenti segreti, gli automobilisti, gli elettori, l’audience, i padani,
i bergamaschi, i tifosi, gli isolani, quelli del mio rione, quelli del mio
condominio.
Il mondo può anche andare in rovina, basta che non vada in rovina il resto.
PRODI –
Ma l’Italia non fa parte del mondo?
DINI –
No, l’Italia fa parte dei Sette.
PRODI –
Sicuro?
D’ALEMA –
Non dubitare e non usare il punto interrogativo, che spaventi gli elettori?
E non metterti le dita nel naso.
PRODI –
Era solo un sondaggio…
VISCO –
(riemergendo dai suoi pensieri)
Ho sondato il mercato, e riguardo ai Bot…
DINI –
(col casco che ulula)
Non pronunciare mai quella maledetta parola! Il marco è già
balzato a millecento lire, troppo, troppo!
VISCO –
Volevo dire che, riguardo ai Bot, guai a chi li tocca!
DINI –
Non lo dire così bruscamente, il marco è sceso a mille,
troppo poco, troppo poco!
D’ALEMA –
Gialla con riga rossa e uno stemmino piccolo piccolo vagamente a metà
tra quello dei Savoia e quello del Pds…
DINI –
Ma che palle, con sta maglia!
D’ALEMA –
Ma non capisci Lamberto? Vedere in campo i politici, maggioranza e opposizione insieme,
ci dà una massiccia copertura televisiva e ci rende simpatici.
E inoltre dimostriamo di essere capaci non solo di grandi decisioni intellettuali
ma anche di maschi contrasti fisici.
VELTRONI –
Non si dice contrasto, si dice tackle.
D’ALEMA –
Zitto, neo-disneyano revisionista.
Adesso sfideremo in mondovisione la Nazionale Agenti di Borsa, la Nazionale Disoccupati,
la Nazionale Mostri di Firenze, gli Amici di Pavarotti, la famiglia Jackson,
il Bundestag, la P2…
PRODI –
A proposito di P2, quest’anno non dovevano esserci grandi rivelazioni sulle stragi?
DINI –
Per favore non spaventiamo gli elettori col passato. Parliamo di futuro.
RIPA DI MEANA –
Metà delle nostre città tra pochi anni avrà l’aria irrespirabile,
mancherà l’acqua, ritorneranno le epidemie. Ma i verdi, cosa fanno i verdi?
DINI –
Non spaventiamo gli elettori col futuro. Parliamo del presente.
D’ALEMA –
Giusto: maglia gialla, braghini blu, calzini fucsia…
PRODI –
E questa storia delle ronde di giustizieri?
D’ALEMA –
Lasciamoli sfogare un po’, sono come Bossi, parlano parlano ma poi basta
un concertone in piazza e si calmano.
Cosa vuoi che facciano tre o quattro scalmanati con una mazza da pallabase…
VELTRONI –
Non concordo con la tua analisi. Si dice mazza da baseball.
PRODI –
(sbuffando)
Va bene, ma io cosa dico quando torno là da Bill?
D’ALEMA –
Digli che l’Italia è forte e unita, e che sfidiamo la nazionale
dei politici dell’Arkansas.
Se vinciamo, ci dovranno ridare l’isola della Maddalena.
VELTRONI –
E la Baraldini?
D’ALEMA –
Se vinciamo con tre gol di scarto, la Maddalena e la Baraldini.
BIANCO –
(apparendo in maglietta e pantaloncini giallo-oro)
Cazzo, questa è politica! Gioco anch’io?
D’ALEMA –
Non farti vedere così, spaventi gli elettori.
VISCO –
(con improvvisa veemenza)
Ho trovato una soluzione per il federalismo fiscale.
Il Nord paga le tasse negli anni pari e il Sud negli anni dispari.
PRODI –
Questa l’avevo già sentita.
DINI –
(consultando il suo casco)
Mi dicono che la Borsa è sconcertata dall’annuncio di Visco,
ma si aspetta di conoscere il colore delle maglie.
D’ALEMA –
Gialle.
VELTRONI –
Gialle con stelline bianche e blu.
BIANCO –
E una croce in mezzo.
RIPA DI MEANA –
E un panda sulla schiena.
DINI –
E la scritta dello sponsor.
PRODI –
E una madonnina di San Luca qua sul petto, come il coccodrillino Lacoste.
DINI –
(il casco manda scintille azzurre)
La Borsa festeggia l’unità di intenti dell’Ulivo con un balzo in avanti
del tre per cento!
(Entra Di Pietro.
Tutti cercano di nascondersi sotto i divani).
DI PIETRO –
Venite fuori, lo so che ci siete. Ho trovato nuove irregolarità sul Giubileo.
Per le Madonnine di gesso siamo d’accordo, metà royalties a noi
e metà al Papa, ma per quelle luminescenti non c’è niente di scritto.
Il progetto di Caltagirone per un parcheggio nell’alveo del Tevere è carente,
perché non dice come farà a prosciugarlo.
Mancano gli estintori alla pensione Santa Rita, Rutelli ha costruito un barbecue
abusivo e non abbiamo ancora stabilito se l’esclusiva degli indemoniati
la diamo alla Rai o alla Fininvest.
D’ALEMA –
Tonino, risolveremo tutto, ma parlando di cose serie, come la faresti la maglia?
DI PIETRO –
(illuminandosi)
Nera! Tutta nera!
(nota un leggero imbarazzo nei presenti)
… mi riferivo alla maglia dell’arbitro, ovviamente.
Tutti, entusiasti, riprendono a consultare il catalogo sportivo.
Prodi, in disparte, guarda fuori dalla finestra, borbottando –
Sì, ma io cosa ci dico a Clinton?
D’ALEMA –
Non guardare fuori dalla finestra con quella faccia, Romano,
che mi spaventi gli elettori.