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Una guerra preventiva chiamata Mao Donald

Grande impressione in tutto il mondo per l’attacco preventivo che la Cina ha
sferrato agli Stati Uniti. Una ventina di missili nucleari ha colpito alcune
delle più grandi città americane, New York, San Francisco, Chicago
e Boston, centri militari come il Pentagono e la base di Guantanamo, monumenti
come il monte Rushmore e la casa di Elvis Presley, oltre a obiettivi industriali
come la Microsoft, Cosa Nostra, Disneyland e naturalmente la Casa Bianca. Il
missile impiegato è il Fang Zhi, il cui nome poetico significa più
o meno «cogli il fiordaliso prima che lo colga qualcun
altro».

Il Fang monta una testata nucleare intelligente che uccide
soltanto gli esseri umani lasciando vive le aiuole. Il presidente Bush è
stato subito caricato sull’aereo presidenziale che vola ormai da otto ore nei
cieli americani. Finora ha rilasciato solo una breve dichiarazione: «Cazzo,
sono stati più preventivi di noi». Il ministro della Difesa cinese,
generale Huo, durante un briefing con tè e inchini, ha spiegato ai
giornalisti occidentali lo scopo e i risultati dell’operazione “Mao
Donald”, come è stata subito battezzata. «Abbiamo studiato
attentamente la teoria di Bush sull’intervento preventivo contro nemici dotati
di armi da distruzione totale — ha detto il generale — e abbiamo convenuto che
l’America era un pericolo molto concreto per il futuro del nostro paese.
Perciò, per salvare la pace in Oriente e nel mondo abbiamo attaccato.
Come diceva Confucio: “Prevenire la prevenzione è ancor meglio che
prevenire”».



Dopo lo smacco, in America divampano le polemiche. La
Cia ha ammesso che aveva avuto la segnalazione di qualcosa di insolito. Nei
giorni scorsi dieci milioni di cinesi avevano abbandonato le Chinatown di New
York e San Francisco e si erano trasferiti in Alaska, «Credevamo fosse una
moda turistica» ha detto il generale Lier, quello delle Torri gemelle. Ha
poi smentito le solite voci su incapacità e complicità dei servizi
segreti. «Sapevamo da tempo — ha rivelato — che si stava preparando un
attacco preventivo contro di noi. Una alleanza tra estremisti arabi e cinesi
doveva uccidere un noto investigatore americano e affondare tre unità
della nostra marina, di nome Nina, Pinta e Santa Maria. Non abbiamo saputo
rintracciare queste unità, e i cinesi hanno dovuto cambiare
obbiettivo».



Ora si attende la reazione del gigante ferito. Sull’aereo Bush è
infuriato, non solo perché il potenziale bellico americano è ora
pari a quello del Lussemburgo, ma soprattutto perché dopo trenta ore di
volo, per un problema di toilette intasate, il presidente deve pisciare
dall’ala. «E’ colpa dell’Onu — ha dichiarato Bush — se mi
avessero lasciato attaccare subito l’Iraq, avrei potuto preventivare la
Cina. L’Europa è ferma a Klausewitz, sulla guerra preventiva il mio
stratega preferito è Erode. La nostra risposta sarà
durissima».
Malgrado la rabbia del presidente gli esperti militari sono perplessi. Il
potenziale bellico degli Usa è miniaturizzato, e gli americani dovranno
prepararsi a essere un paese come gli altri. Saddam ha già chiesto un
ispezione sugli arsenali chimici Usa. Putin ha dato l’ordine di riparare tutti i
sottomarini russi, stanziando una grossa cifra in nastro adesivo. Osama è
vivo, anche se in condizioni mentali precarie, infatti ha ripreso a giocare in
borsa comprando azioni Fiat. L’attacco cinese sta ovviamente causando una
reazione a catena. Con gli ultimi missili gli americani hanno attaccato il
Brasile e Cuba. Blair è stato preventivamente bombardato dall’India che
teme una nuova colonizzazione. Fortunatamente il potenziale nucleare indiano era
stato decimato da un preventivo attacco pakistano.

La Corea del Sud ha preceduto di pochi secondi quella del Nord in un attacco
chimico. Saddam ha spazzato via il Kuwait e gli oleodotti norvegesi. Misteriosi
i motivi che hanno portato l’Australia a polverizzare preventivamente la Nuova
Zelanda. Alla base di tutto, secondo gli esperti, non ci sarebbero motivi
politici, ma una vendetta interna al mondo del rugby.

In quanto all’Italia, Berlusconi non ha rilasciato subito dichiarazioni in
quanto era al raduno dei No Process, ovvero della maggioranza chiusa in aula per
votare la legge sul Legittimo Dolcetto, o legge Moreno-Previti. Secondo questa
legge è lecito corrompere giudici e comprare sentenze, basta che non si
paghi in contanti, ma con pacchi dono e strenne contenenti dolci, cotechini,
diamanti e orologi. Informato dell’attacco cinese, Berlusconi si è detto
solidale con l’amico George. Sapendo che Bush vive sull’aereo ormai da tre
giorni, il premier ha pensato di fargli l’ennesimo regalo: un paracadute di
visone Yves Saint Laurent modello “descente rapide”. Poi ha presieduto
una riunione speciale del Consiglio dei ministri, rassicurando che non sono
previste azioni catastrofiche nei confronti del nostro paese, anche
perché Tremonti è in ferie. Ma sicuramente, ha aggiunto il premier
No Process, c’è da temere che i No Global stiano preparando qualcosa di
subdolamente preventivo. «Il fatto che non abbiano distrutto le bellezze di
Firenze come il David di Raffaello, i Pastelli di Giotto e le gallerie d’arte
scavate sotto Pittimoda, non deve farci abbassare la guardia. A questo proposito
ho sostituito Pisanu con Borghezio».

Purtroppo, mentre il presidente stava parlando con i giornalisti, è
giunta la notizia che truppe corazzate austriache e tedesche hanno invaso la
Padania. «Non abbiamo niente contro l’Italia — ha detto Schroeder — ma con
questo clima politico, prima o poi la questione del Tirolo sarebbe
esplosa».

Attualmente gli esperti definiscono la situazione molto grave. Ci son ben
settanta punti di prevenzione in vari punti del mondo. La Lega e An hanno
minacciato di togliere la fiducia a Berlusconi se il nostro paese non si impegna
subito in una guerra preventiva. E’ stata individuata una serie di possibili
obiettivi. E’ di stamattina la notizia che sarebbero in corso scaramucce tra gli
irriducibili della Lazio e le guardie svizzere vaticane.



Mentre volano missili preventivi da un oceano all’altro, e la stratosfera sembra
una pista di autoscontri, George Bush non tocca terra ormai da nove giorni.
Anche se il suo Jumbo viene continuamente rifornito in volo di carburante e
hamburger, le condizioni del presidente sono pessime: per un blocco psicologico
non piscia da quarantotto ore. Che la situazione sia critica, lo dimostra la sua
ultima dichiarazione. «La Cina deve cessare il suo attacco — ha detto — se
no ci rivolgeremo all’Onu».

Poche ore fa, la notizia che risolve tutto. Un osservatorio canadese ha captato
un messaggio in onde interparsec astrocriptate fonofibrillanti. Praticamente, un
Sms spaziale. Dice testualmente. «Qui gli Stati Supremi di Andromeda, la
federazione di pianeti più armata e potente dell’universo. Abbiamo
osservato con preoccupazione l’evolversi della situazione sul geoide chiamato
Terra, e la progressiva sostituzione dei rapporti politici con la
superiorità militare e i ricatti dei potentati economici. Abbiamo
rilevato il dilagare del virus Sgp, ovvero sindrome della guerra preventiva.
Questo sindrome, secondo gli archivi storici cosmici, ha già portato
all’estinzione il novantotto per cento dei pianeti colpiti. Non abbiamo certo
paura di un vostro attacco, siamo cento volte più armati e
tecnologicamente avanzati di voi, e la nostra civiltà è superiore
alla vostra.

Ma il continuo proliferare di guerre, attentati e sconvolgimenti climatici sul
vostro geoide porterà quanto prima a un collasso della vostra struttura,
con probabile deflagrazione, deviazioni di orbita, modifica dei campi
gravitazionali e conseguenze su tutto il sistema solare, e dintorni. Per questo
motivo siamo costretti a mandarvi Bambi, ovvero un provvedimento preventivo per
evitare che possiate pregiudicare l’ordine dell’Universo Occidentale. Bambi
è un meteorite di dodicimila chilometri di diametro carico di gas roventi
e lava piccante. Colpirà la Terra entro due ore. Se avete abbastanza
astronavi per salvarvi, fate in fretta, se no ci dispiace, ma la legge del
più forte vale anche nel cosmo».



Ps. Se in queste due ultime ore volete cambiare la suoneria del vostro
telefonino vi ricordiamo che il servizio Spazio Sms di Andromeda, può
fornirvi i suoni di centosedici pianeti del cosmo, compreso l’urlo del
Kramkurkur e tutti i successi delle hit parade siderali. Chiamate il… (seguono
trecento numeri).



Alla notizia dell’attacco alieno, ci sono state scene di panico e disperazione
in tutto il mondo. L’aereo di Bush è atterrato a Canton (Ohio) unica
città americana non attaccata dai cinesi, ove è in corso una
riunione mondiale di emergenza per trovare rimedio a Bambi. La riunione è
attualmente sospesa perché il presidente sta pisciando da vari
minuti.

Sono presenti tutti i paesi del mondo meno l’Italia. Al Senato, infatti, la
maggioranza, approfittando del caos, cerca di far passare una legge che concede
l’immunità parlamentare per i prossimi cento anni. I pianisti della Casa
della Libertà si sono scatenati e hanno portato in aula una gigantesca
piovra in grado di azionare fino a centoventi bottoni. Il presidente Pera ha
detto che non c’è niente di irregolare, basta che abbia la cravatta.
Bossi dichiara: temo che col meteorite possano entrare in Italia extracomunitari
di varie galassie.

Nella Rai deserta, i giornalisti di An si scannano per le scrivanie lasciate
vuote. D’Alema invita i compagni a pregare, il Papa fuma un sigaro. Arriva la
notizia che Osama è vivo, peggio per lui. Bambi, il meteorite preventivo
degli Stati Supremi di Andromeda è ormai a pochi minuti dalla Terra.
Finalmente il Bene trionferà.

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